sabato 11 ottobre 2008

DEMOCRAZIA OD OLIGARCHIA?




“La democrazia rappresentativa… è una parodia, una finzione, un imbroglio, una truffa. E’ un ingegnoso sistema per metterlo nel culo alla gente, e soprattutto alla povera gente, col suo consenso. Perché non è la democrazia. Ma un sistema di minoranze organizzate, di oligarchie, politiche ed economiche fra loro strettamente intrecciate, legate spesso a organizzazioni criminali e, in parte, criminali esse stesse, che opprimono l’individuo singolo, che rifiuta di infeudarsi, di sottomettersi ad umilianti assoggettamenti, di baciare babbucce…Il voto del cittadino singolo, libero, non intruppato, si diversifica e si disperde, proprio perché libero, laddove gli apparati dei partiti prima scelgono i candidati e poi, facendo blocco, anche gli eletti…Con le elezioni…le oligarchie politiche si impadroniscono innanzitutto dello Stato e delle sue Istituzioni attraverso le quali esercitano un potere formalmente legale, ma sostanzialmente arbitrario, per il modo con cui è stato ottenuto, che è la fonte delle ulteriori sopraffazioni sul cittadino…Si pensi, per fare solo due esempi, a tutto il sistema clientelare organizzato dalle oligarchie e intorno ad esse col quale si favoriscono i propri adepti e seguaci a danno e mortificazione degli altri, oppure, specialmente in Italia, all’occupazione della Tv di Stato ad opera dei partiti…Questa classe, divisa al proprio interno dalla lotta per la spartizione del potere, si ricompatta immediatamente, per un riflesso di auto-conservazione, di fronte al pericolo, quando contro di essa o alcuni dei suoi esponenti di rilievo si profili l’intervento della Magistratura per richiamare anche costoro al rispetto di quella legge che obbliga tutti gli altri…E se per caso i magistrati si intestardiscono a voler considerare la democrazia rappresentativa e la loro funzione di garanzia una cosa seria, allora ci sono le leggi a tirar fuori d’impaccio l’oligarca. E poiché il Parlamento, che è il centro del potere oligarchico, è sovrano, tutto resta nella legalità formale e democratica…Il rito delle elezioni serve unicamente a legittimare le oligarchie, politiche ed economiche, a continuare a macinare in tutta tranquillità i propri interessi e i propri affari, a godere in santa pace dei propri privilegi, a danno della maggioranza della popolazione…E al cittadino di una simile democrazia non resta che scegliere da quale oligarchia…preferisce essere oppresso, umiliato e offeso e, sempre più spesso, anche sbeffeggiato.”

                                                                                                   Tratto da “Il ribelle” di Massimo Fini

Nessun commento:

Posta un commento