sabato 24 gennaio 2009

LA LUCIDA FOLLIA DEL SENATORE


Muoia Sansone con tutti i filistei!

E’ la strategia, folle e disperata, nella sua aberrante lucidità, che il Senatore Balboni e i suoi fedeli servitori stanno approntando sul territorio in vista delle prossime elezioni amministrative. Peccato però che, in questa occasione, i Filistei non siano i nemici ma i suoi potenziali alleati.

Una strategia a largo raggio, finalizzata a perdere le elezioni anche e soprattutto laddove vi sia la possibilità di vincerle.

La candidatura di Mauro Malaguti alla Presidenza della Provincia va palesemente in questa direzione. Come quella annunciata di Giovanna Mestieri a Bondeno, alla quale si sta lavorando con il deliberato proposito di spaccare il Centrodestra per impedire che si presenti unito ad un appuntamento elettorale difficile e impegnativo come quello di giugno. Per non parlare di S.Agostino, dove gli emissari di AN stanno alacremente lavorando per allestire una lista civica di disturbo che impedisca alla lista che fa riferimento al Sindaco uscente Claudia Balboni di riconquistare il Comune e che rischia nei fatti di decretare il successo di una Sinistra debole ma probabilmente unita. E per finire (per ora) Poggio Renatico, dove ancora AN ha candidato Rodolfo Sani, sostenuto da una lista civico-politica che si richiama al Pdl, alternativa a quella “storica” dell’ex sindaco Garuti, che l’attuale sindaco di Centrosinistra Pavani ha salutato con grande favore perché gli consentirà, con ogni probabilità, di riconfermare la coalizione ulivista da lui rappresentata per altri cinque anni alla guida del Comune.

Mi fermo qui, ma potrei continuare.

Si tratta in tutta evidenza di scelte destabilizzanti, autolesioniste, politicamente incomprensibili, se non nell’ottica di un Partito allo sbando e prossimo allo scioglimento, la cui unica preoccupazione appare oggi quella di vincere la sfida con Forza Italia per il controllo del PDL locale.

E che l’ignavia di Forza Italia, paralizzata dalle sue incertezze, dalle sue paure e dalla sua sconcertante sudditanza psicologica, rischia di coronare di successo.

A raccontarle fuori, queste cose, nessuno ci crede. Eppure accadono, come i fatti di questi giorni stanno a testimoniare.

Se per l’ennesima volta il Partito Democratico e i suoi alleati faranno man bassa sull’intero territorio provinciale di Sindaci e consiglieri comunali, sapremo come sempre chi ringraziare!

2 commenti:

  1. Ciao Stefano. Comprendo, pur non condividendone la morale, la logica della tua analisi. Debbo però dirti che, per quanto concerne Poggio Renatico, le cose non stanno come dici. E' stata quella che tu definisci "la storica" lista civica di Daniele Garuti a rifiutare l'alleanza con noi, e non viceversa. Siamo stati fianco a fianco (politicamente parlando) per parecchi anni e, non puoi negarlo, conosci bene, per avermele sentite raccontare in parecchie occasioni, le preclusioni "ideologiche" che Uniti per Poggio (il micropartito locale di Garuti) nutre nei nostri confronti: non si tratta, come ufficialmente si vuol far credere, di un rifiuto di allearsi a noi per coservare la verginità apartitica di un gruppo civico, bensì del terrore di pochi oligarchi di dover dividere il potere con chi intende davvero "fare Politica" per il proprio territorio. Un pugno di persone che non vuole rconoscere ad alcuno il diritto di rappresentare ciò che NON rappresenta la sinistra. Se fosse stato per il Senatore Balboni - a cui, non dimenticarlo, devi parecchio anche tu - saremmo ancora costretti all'angolo in cui Garuti e i suoi ci hanno tenuto per tanti anni, con la scusa che eravamo "impresentabili". Balboni punta assolutamente a vincere contro la sinistra e, lo so per certo, non ha salutato con entusiasmo il fatto che correremo separati da Uniti per Poggio. Augurandomi ritroviate le ragioni che ci legavano sino a pochi mesi fa, vi saluto tutti con affetto.
    rodolfo sani

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  2. Caro Rodolfo, ti ringrazio per la serenità della tua analisi e per il sentimento di amicizia che - malgrado la distanza nel giudizio su certe scelte - traspare dalle tue parole. Non ce l'ho con te, ovviamente, ma con chi - penso te ne sarai reso conto anche dalla lettura dei giornali di questa mattina - sta facendo letteralmente naufragare ogni speranza di successo in questa nostra sfortunata provincia, spargendo valanghe di letame e di accuse false su Davide Verri e su chi, dentro e fuori il Partito, sta cercando di dargli una mano. A Poggio sarà anche andata come tu dici, ma che la candidatura di Malaguti sia una candidatura "a perdere" non lo dico io, l'ha detto Luca Cimarelli prima di Natale a Fausto Balboni presso la sede del partito. Evidentemente, il Senatore ha il terrore che qualcuno possa fargli ombra. E' un uomo solo, che non ha amici ma solo adulatori e se sono uscito dal Partito è anche perchè non volevo fare la sua fine. Quanto al fatto che io gli debba qualcosa, evidentemente non conosci la mia storia. Se una sera avrai la pazienza di ascoltarla, sarò felice di raccontarti per filo e per segno, davanti ad un bicchiere di birra, tutte le umiliazioni che ho dovuto subire prima di vedermi costretto per disperazione ad andarmene. Grazie a Dio io ho una famiglia che mi vuole bene e degli interessi che mi danno tante gratificazioni di ben altra natura. Noi comunque faremo una campagna elettorale per unire e non per dividere, perchè crediamo che solo così si possa vincere. La logica del ricatto e delle minacce non appartiene nè a me nè a Davide, credimi! Grazie per avermi contattato e...buona Destra! Stefano

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