Una volta tanto concordo con il Senatore Balboni, quando afferma, riferendosi all’auto-candidatura di Davide Verri, che “modi e parole dell’annuncio non sono nello stile di AN”. In effetti, è più unico che raro che in quel Partito si trovi ancora gente che abbia il coraggio di dire quello che pensa e di fare quello che dice. Tanto di cappello dunque al Sindaco di Bondeno, che con la sua uscita scompagina le carte e nel farlo restituisce ai tanti che, dentro e fuori del Pdl, credono ancora nella possibilità di mandare a casa la Sinistra, la speranza concreta di riuscirci.
Il riferimento che Verri fa nella sua lettera alla necessità di una politica che includa e non che escluda come pre-condizione per un possibile successo elettorale è sacrosanta. Solo raccogliendo attorno ad un candidato credibile e ad un progetto politico realistico e spendibile il più ampio consenso sarà infatti possibile restituire alla gente l’entusiasmo che una politica politicante, fatta di accordi blindati e di palazzo, ha progressivamente ucciso, a Ferrara come nel resto del Paese.
La Destra viene dallo stupendo Congresso Nazionale di Roma celebratosi in questo fine settimana, all’insegna dello slogan “più popolo, più idee, più valori contro il declino della Nazione”, che ha visto convergere nella Capitale 1200 delegati in rappresentanza di tutte le Province d’Italia. Un Congresso vero, fatto di carne e di sangue, ma soprattutto della tanta voglia di partecipare e credere nella possibilità di un autentico cambiamento, contro la sterilizzazione della politica che il bipartitismo coatto imposto da una legge elettorale incostituzionale e liberticida ha determinato.
Per questo salutiamo con favore la candidatura di Davide Verri e attendiamo da lui quell’apertura al dialogo e al confronto di cui parla nel suo intervento. Su questo e non su altro si misurerà la reale intenzione del Centrodestra di voler vincere le imminenti elezioni amministrative.
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