Parliamoci chiaro. Le leggi razziali sono state solo un pretesto. Con l'attacco a freddo di Gianfranco Fini alla Chiesa Cattolica il Presidente della Camera paga l'ennesimo debito (e non crediamo sarà l'ultimo) alla cultura neo-illuminista e paleo-massonica della City londinese, che con grande entusiasmo abbracciò qualche anno fa, quando iniziò a smantellare pezzo a pezzo la sua storia personale e con essa quella di un popolo e di una comunità che ha sempre avuto, nel Magistero della Chiesa e nella sua Dottrina Sociale, un imprescindibile punto di riferimento culturale, morale e identitario.
La cosa non ci stupisce. Soltanto ci rattrista e soprattutto ci disgusta.
Pensavamo che un limite invalicabile alla cattiva coscienza, all'ipocrisia, alla svendita delle proprie presunte idealità, ancora esistesse. Nell'uomo Fini, prima ancora che nel politico.
Purtroppo ci sbagliavamo.
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