Gianfranco Fini guida ideale per il futuro dell’opposizione? Si può fare, Yes, we can. La provocazione è di Stenio Solinas, nell’articolo pubblicato ieri su Il Giornale , anche se il copyright, confessa il giornalista, “non è del tutto mio”. L’idea, spiega Solinas, “me l’hanno data il professor Roberto Zavaglia, uno dei migliori analisti di politica internazionale in circolazione e Andrea Marcenaro, il re dei corsivisti italiani”.
Fini al posto di Veltroni? Why not, si chiede Solinas, considerando che la leadership di Berlusconi sembra inossidabile e che a sinistra, invece, adesso più che mai, regna il caos e “la strada è aperta”. E chi, meglio di Fini, “un professionista della politica, ovvero un contenitore vuoto disponibile a riempirsi del liquido ritenuto in quel momento più potabile, può rimettere in carreggiata la Sinistra?”.
Del resto, non va dimenticato che Fini si è dichiarato “favorevole al diritto di voto per gli immigrati, ha difeso la laicità dello stato e l’autonomia dell’individuo”. In più, “è per le coppie di fatto”.
Inutile, quindi, scrive Solinas, fare altri nomi (Bersani, D’Alema, Violante, ecc.), perché “da qualunque parte la si guardi, la candidatura di Fini alla guida del Pd è perfetta“.
Allora, compagno Fini per il Pd: yes, we can.
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